Il satellite Corot 'ascolta' le stelle

Studiare le onde sonore di una stella lontana per scoprire che il suo campo magnetico è simile al ciclo del nostro Sole. “Si tratta di un pezzo di puzzle che potrebbe aiutarci a capire meglio il ciclo solare”, sostiene l’autore della ricerca Travis Metcalfe, del National Center for Atmospheric Research, in Colorado.

Il team di ricercatori è ora allo studio di una stella, nota nell’ambiente come HD49933. La stella si trova circa 100 anni luce dal pianeta Terra, precisamente nella costellazione Monoceros e, da quanto emerge dalle prime rilevazioni, è più grande del Sole almeno di un 20 per cento.

Grazie al satellite CoRoT (Convention Rotation and planetary Transits), gli astronomi sono riusciti a misurare le fluttuazioni acustiche della stella segnalate attraverso le variazioni dell’intensità della luce. Procedendo all’analisi di tali vibrazioni, gli astrofisici hanno ottenuto una mappatura dettagliata del ciclo vitale magnetico di HD49933.

Immaginiamo una campana: la stella fluttua su toni prima bassi e poi alti. Questi ultimi si verificano al culmine del ciclo magnetico.
Non è la prima volta che gli astronomi osservano i cicli magnetici stellari. La novità sta nella tecnica che consisterebbe nel monitorare, appunto, le vibrazioni. Questo metodo è noto agli addetti ai lavori come sismologia stellare.

Avendo rilevato delle aree magnetiche analoghe a quelle solari, si ipotizza che HD49933 possa ‘vivere’ meno di un anno. E Metcalfe aggiunge: ”Si spera che questi cicli siano comuni a tutte le stelle, in modo da poter osservarne per una buona parte di loro”.

Il prossimo passo, infatti, è proprio quello di effettuare una comparazione tra i cicli stellari e quello solare, in modo tale da riconoscerne le caratteristiche dai quali traggono origine. Questi dati saranno fondamentali nella previsione delle tempeste magnetiche solari che causano le maggiori interferenze nei networks di comunicazione.



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