La galassia viene classificata dagli astronomi come irregolare proprio per la sua forma non chiaramente definita (probabilmente dovuta ad incontri “ravvicinati” con altre galassie), come pure per le sue dimensioni, chiaramente ridotte rispetto agli “standard” per le galassie che consideriamo “normali”.
La recente immagine di NGC 6822 è stata ottenuta con il Wide Field Imager al telescopio da 2.2 m.
Proprio le caratteristiche di oggetti come questo, possono aiutare i ricercatori a comprendere meglio i complessi meccanismi di interazione tra le galassie, e come queste a volte possano arrivare a “cannibalizzarsi” tra loro (come abbiamo più volte descritto anche in queste pagine), lasciando a testimonianza di questi fenomeni, solo delle scie e dei filamenti brillanti di stelle appena formatesi…
D’altra parte, essendo di dimensioni pari ad appena un decimo di quelle della nostra Galassia, la galassia di Barnard ben si adatta alla sua denominazione di “galassia nana“. Essa contiene appena una decina di milioni di stelle, che è davvero un numero esiguo se appena si vuol confrontare con le circa 400 miliardi che popolano la Via Lattea! Non ci si inganni, però: nell’Universo, da quanto sappiamo da tempo, le galassie nane sono di gran lunga le più diffuse, sorpassando di gran lunga, in numero, quelle più grandi come appunto la nostra.
Da diverso tempo si è compreso come lo studio accurato delle galassie nane può farci capire davvero molto riguardo alle specifiche modalità di formazione ed evoluzione delle galassie, se non addirittura, visto il loro ruolo così “importante”, dell’Universo stesso…
tratto da: http://www.gruppolocale.it/?p=1618
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