Trovato un tesoro Maya all'interno di una grotta semi-inaccessibile

Secondo i ricercatori è la scoperta più importante sulla civiltà Maya degli ultimi cinquant'anni. Nella grotta di Balamkù, un sito archeologico nella penisola dello Yucatàn, in Messico, gli archeologi hanno trovato centinaia di oggetti risalenti all'epoca precolombiana: brucia incenso e vasi di ceramica con resti di cibo, semi, giada, conchiglie e ossa lasciate come offerte agli dei.

"È una caverna in cui è difficile entrare e abbiamo dovuto strisciare per accedere - ha spiegato Guillermo De Anda, ricercatore all'Istituto nazionale del Messico sull'antropologia e la storia Maya - Ma proprio questo potrebbe essere l'inizio del rituale visto da una prospettiva Maya. Si raggiunge una zona impervia o nascosta: è qui che pensavano di poter avvertire i loro dei in profondità".

Finora gli archeologi non hanno ancora scavato nella grotta. Non è escluso che possano esserci altre scoperte, e anche resti umani. Rimane ancora molto da imparare su questa civiltà, insediatasi nel sud-est americano intorno al 2000 a.C. Risale ad alcune settimane fa la notizia della scoperta del più esteso sistema di caverne d'acqua dolce dello Yucatan, probabilmente il più importante sito archeologico sommerso al mondo. Un tesoro da esplorare.

La grotta Balamkù, luogo di questo ultimo ritrovamento, si trova nel sito archeologico di Chichén Itzá, uno dei più importanti centri Maya dell'epoca preispanica, a est della piramide di Kukulkan.

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