Chiesa Templare di Gropina: l’uomo volante

Vari racconti di origine cristiana narrano di uomini di fede in grado di volare. Trance mistica o precursori del volo di Leonardo Da Vinci? Nella chiesa templare di Gropina (Arezzo) si cela un mistero, lo analizza il Dott. Cascini Sergio. 

Scolpito sulla parte sinistra del pulpito di Gropina un uomo di fede, un frate medioevale viene mostrato con un paio di ali e piumaggio che gli coprono il corpo. Si intravedono le mani i piedi ed il volto in capo ha una croce ed ai lati gli animali volanti medioevali i grifoni. Tutto lascia pensare che a Gropina sia esistito un monaco medioevale volante.

La scultura del monaco volante di Gropina 

Particolare che raffigura il Monaco di Gropina

Sperimentarono il volo prima di Leonardo da Vinci? 

O volò per un dono ricevuto divinamente oppure è esistito un frate medioevale che ha sperimentato il volo prima ancora di Leonardo da Vinci. Di esempi ve ne sono pure negli Atti degli Apostoli (8, 9-25)in cui si racconta che Simone gira per la Samaria incantando la gente volando. Il litigio tra Simone e Pietro fa confluire il personaggio in altri scritti, come la Legenda Aurea di Jacopo da Varagine. Ed è proprio qui che viene descritto il duello dei miracoli tra Pietro e Simone che cade al suolo dopo lo scontro. Il coraggioso monaco benedettino Eilmer di Malmesbury che con due ali di sua invenzione si lanciò dalla torre dell’abbazia, in un anno imprecisato tra il 1002 ed il 1010: per puro caso, scampò alla morte pur rimanendo sciancato.
Il monaco Elmer che si schiantò al suolo provando a testare le ali di sua invenzione 

Il famoso alchimista medioevale Ruggero Bacone (1214-1294) conosciuto come il “Doctor mirabilis” per le sue incredibili intuizioni scientifiche e tecnologiche, il primo ad avvicinarsi in modo scientifico al problema del volo umano. Teorizzò una “sfera cava di rame” riempita con aria calda che potesse galleggiare in aria e portare a bordo un uomo che doveva azionare ali simili a quelle degli uccelli. Il giovane e geniale matematico perugino Giovan Battista Danti (1478 – 1517) che costruì con pelli e legni leggerissimi una macchina per il volo planato. La provò a lungo, di nascosto e di notte, insieme a un fedele servitore, sull’isola Maggiore del lago Trasimeno usando l’acqua come pista di atterraggio.

Il monaco volante di Copertino 

Il santo monaco Giuseppe da Copertino del 1628.. Per 17 anni prende dimora nella Grottella dove inizia il cammino più difficile: quello verso la santità. Presto riceve l’estasi divina. Inizia ad avere visioni e fare profezie e a levitare. Esse sono tra l’altro le più spettacolari e documentate che esistano. Una volta in estasi, il venturo santo perde qualsiasi peso ed ancoraggio al suolo. All’interno della bella chiesa rinascimentale di Copertino riesce a compiere voli cui assiste tutta la popolazione con eco in tutto il Regno di Napoli. Una levitazione interminabile ha per testimoni addirittura un medico ed un cerusico intenti a praticare al santo un salasso.
San Giuseppe si eleva in volo

Santa Teresa d’Avila Imbarazzata da un dono che si manifesta nei momenti sbagliati. A Malagón, un giorno, il vescovo di Mendoza sta dando la comunione alle suore attraverso il comulgatorio, cioè l’apertura dietro il coro, quando Teresa improvvisamente vola fino al soffitto. “Il fatto di essere sollevata in aria […] mi provocò doloroso imbarazzo, perché lo ritenevo un evento straordinario e avevo paura che desse origine a troppi pettegolezzi.”racconta Teresa nel suo diario.

 Un’altra santa che lievita è Maria di Ágreda, in quanto uno scrittore informato dei fatti racconta che, quando Maria si libra a mezz’aria, è così leggera che le altre monache, per spostarla da un luogo all’altro, soffiano leggermente, come fanno i bambini con le bolle di sapone.

 A cura del Dr. Cascini Sergio

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