Nuova civiltà dell'Età del Bronzo scoperta nel Caucaso

Sulle montagne del Caucaso sono stati scoperti i resti di una civiltà risalente all'Età del Bronzo, fino ad ora sconosciuta all'archeologia, grazie ad una serie di fotografie aeree scattate 40 anni fa.

"Abbiamo scoperto una civiltà datata tra il XVI° ed il XIV° secolo a.C., in alto sulle montagne a sud di Kislovodsk" spiega Andrei Belinsky, a capo della spedizione russo-tedesca che ha dedicato gli ultimi quattro anni di ricerca alla regione caucasica.

Secondo gli scopritori, sarebbero state portate alla luce alcune fondamenta di pietra, alte fino a circa un metro, in oltre 200 siti diversi, tutti "evidentemente costruiti secondo lo stesso piano architettonico, con un cortile ovale centrale, e connesso alle strade".

Il sito si estende lungo i 100 chilometri che separano il fiume Kuban e la città di Nalchik.
Le decorazioni e la forma dei reperti in bronzo indicano che questa civiltà è collegata a quella di Kuban, scoperta alla fine del XIX° secolo ai piedi del Monte Kazbek.

La scoperta di una civiltà ancora più antica di quella di Kuban "è stata possibile grazie alle vecchie foto in bianco e nero scattate dall'Unione Sovietica" dice Dmitry Korobov, un altro membro della spedizione.

Grazie alle foto e alle tecnologie moderne è stato possibile scoprire il sito, che si trova ad un'altezza compresa tra i 1400 e i 2400 metri. "Questa è una scoperta senza precedenti, soprattutto per il numero di siti nello stesso luogo" dice Valentina Kozenkova, archeologa dell' Accademia Russa delle Scienze. "L'impatto di qusto lavoro è anche più importante, perchè questi 200 siti sono in ottime condizioni grazie alle loro posizione".


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