Rivivere i suoni degli etruschi grazie alle nuove tecnologie digitali

Un sistema italiano (primo al mondo) per ascoltare in tre dimensioni i suoni perduti della storia

LIVORNO - La storia si può imparare anche con il suono. E se il suono è tridimensionale è possibile entrare nella storia. Magari in quei capitoli della saga umana antichissimi e misteriosi come quelli scritti dagli etruschi e avere la sensazione di averli accanto, come fantasmi, reali e virtuali. È quanto accade in Toscana grazie a una tecnologia chiamata X-Spat Box 2 che utilizza per la prima volta al mondo sofisticati algoritmi e un sistema con 56 casse acustiche. Una volta entrati nel sound-landscape (paesaggio sonoro), il visitatore, ha la sensazione di essere spedito indietro nel tempo e di rivivere quel «sensorio». Il sistema sarà presentato per la prima volta al Lubec (21 e 22 ottobre al Real Collegio di Lucca), la rassegna internazionale delle tecnologie dedicate ai beni ambientali per poi entrare nel museo archeologico di Palazzo Bombardieri a Rosignano, in provincia di Livorno. X-Spat Box 2 è stato anche adottato dalla televisione di Stato coreana per trasmissioni sperimentali.

3D - I creatori della macchina del tempo in 3D sonoro sono una piccola, giovane, innovativa e aggressiva società di Livorno, la A&G Soluzioni digitali, formata da ingegneri, informatici e musicisti diplomati al conservatorio. «Nel sound-landscape dedicato alla civiltà estrusca per ora sono state ricreate tre scene di vita quotidiana», spiega Luigi Agostini. «Si tratta di pranzi conviviali, battaglie con i rumori di spade e lance, una nave in mare durante la tempesta, ma stiamo studiando altre possibilità».

RICOSTRUZIONE - La ricerca del suoni perduti è stata impegnativa. I musicisti e gli storici della musica hanno studiato la civiltà etrusca (anche sul campo) cercando di ricostruire i loro suoni con gli oggetti usati al tempo. Si è inoltre cercato di ricostruire la musica degli etruschi che purtroppo è andata perduta. Poi c’è l’aspetto tecnologico. «Il sistema, unico al mondo, è capace di gestire sino a 64 casse ed è in grado di spazializzare fino a 56 sorgenti audio diverse», sottolinea Simone Cercignani, ingegnere del gruppo. «In questo modo i suoni arrivano da ogni direzione, facendo provare al visitatore la sensazione di essere immerso in un luogo reale, lontano nello spazio e nel tempo».

EFFETTI SONORI - Il sistema sarà presentato ufficialmente a ottobre durante il Lubec. «Una rivoluzione nel sistema della fruizione dei beni culturali», commenta Gaetano Scognamiglio, presidente Promo-Pa Fondazione, l’ente lucchese che organizza il Lubec. «Secondo noi avrà un futuro eccezionale. Pensate a un film in tre dimensioni, come Avatar, abbinato a effetti sonori così particolari. Ma penso anche alle applicazioni nei musei e nei luoghi dove la realtà virtuale (suono e immagini) potrà aiutare a capire meglio la storia dei capolavori in mostra».




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