NUOVA RICADUTA DI CAPELLI D'ANGELO


Questa volta succede a Rosignano (AL), esattamente il 3 novembre, giornata soleggiata e tersa, apparentemente senza nessuna relazione con avvistamenti ufologici nè di misteriosi aerei od elicotteri. Ovviamente è da escludere che sul cielo alessandrino non siano passati aerei, i quali a tutt'oggi restano il vettore più probabile di diffusione di questi filamenti biancastri, sottilissimi, appiccicosi, che talune teste d'uovo si ostinano ad etichettare come il filo setoso del Ballooning Spider, il ragno migratore. Per quanto rassicurante la teoria aracnidea è piuttosto campata in aria per spiegare casi come questo: ad esempio le numerose analisi chimiche effettuate presso laboratori scientifici di mezza Europa, smentiscono decisamente che i filamenti di ricaduta tipicamente identificabili come "cheveux d'ange" (capelli d'angelo) siano ragnatele. Addirittura recentemente in alcuni casi è stato scoperto che la bambagia piovuta dal nulla improvvisamente, risulta essere in realtà una sorta di polimero di composti organici proteici sconosciuti, spesso a base silicea. Tra i massimi esperti italiani c'è il dott. Pattera (qui alcune delle sue conclusioni), il quale da qualche anno tenta di dare una spiegazione reale al fenomeno in collaborazione con diversi ricercatori indipendenti, seppur fortemente osteggiato dalla comunità scientifica e da impenitenti debunkers spesso male informati, soprattutto da quando il fenomeno è stato messo in relazione all'annosa questione delle scie chimiche, alla modificazione del clima, e all'ancora poco conosciuto morbo di Morgellons. Effettivamente è davvero un mistero cosa siano e a che cosa servano questi filamenti, e non è ben chiaro neppure se ne esista un tipo solo, ma per quanto l'apparenza sia organica, in seguito al risultato delle analisi non sembra possibile presumere una origine naturale spontanea. L'ipotesi che si tratti del prodotto di una qualche manipolazione biomolecolare con finalità sperimentali sconosciute, risulta quindi possibile quanto agghiacciante. In passato nella stessa zona del Piemonte erano stati già notati fenomeni simili, per di più nella stesso periodo dell'anno: questo è l'unico elemento che possa far pernsare veramente ad un qualcosa di stagionale tipo il ragno migratore: Insomma è davvero troppo poco per poter esserne sicuri, come sembrano essere invece i soliti fantasiosi e pavidi "esperti" scientifici intervistati da giornali e tv, i quali imbeccati dal CICAP, hanno trovato l'escamotage per placare l'ansia della cittadinanza sonnolenta. In effetti nessuno nega l'esistenza del Ballooning Spider, il quale anche se assai sfuggente e raro è effettivamente responsabile dei tappeti di ragnatele che talvolta si possono trovare circoscritti in alcuni campi, anche vasti, generalmente in campagna, ma è evidente quanto sia tutt'altra cosa vedere piovere bambagia dal cielo. Famoso ad esempio il caso di Firenze negli anni '50, quando del materiale sconosciuto simile alla bambagia di Rosignano, coprì l'intera città in concomitanza ad uno strano avvistamento ufologico. Anche in quel caso le analisi scientifiche esclusero la tela di ragno come possibile spiegazione. Alla fine cadono questi filamenti e la gente ne parla per qualche giorno, poi se ne dimentica. Poco importa cosa siano. Gli "esperti" scientifici ortodossi e i clown del CICAP assicurano che non c'è pericolo, anche se è lecito chiedersi come deducano tale certezza, visto che l'origine resta ignota, e non sembra esserci neanche interesse sincero a ricercarne le cause. Fino a quando non si avranno le idee chiare speculare risulta inutile. Fino ad allora accettate un consiglio? io me ne terrei alla larga il più possibile.. non si sa mai, visto che purtroppo la storia ci ha insegnato che spesso la realtà è molto peggio della più spaventosa fantasia..

tratto da: http://insolitanotizia.blogspot.com/

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