Una foto di un "teschio" alieno da Marte fa impazzire la Rete


A priva vista sembra una roccia del deserto, ma da vicino è inquietante: c’è un’immagine che sta facendo impazzire i blogger e gli ufologi di mezzo mondo perché assomiglia proprio allo scheletro di un extraterrestre, più precisamente alla sua testa, tipica della razza dei Grigi. L’ha scattata su Marte il famoso ‘rover’ Spirit ed è oggetto di decine di discussioni in merito alla sua origine e alla sua possibile identità.
Il teschio si intravede in una particolare foto che fa parte di una galleria di scatti che sono stati resi pubblici dalla Nasa nei giorni scorsi e sono visibili a questo indirizzo: http://marsrovers.nasa.gov/gallery/all/spirit_p1871.html
La notizia è stata lanciata dal Daily Telegraph che ha anche interrogato dei presunti esperti di analisi comparative. Uno degli ‘alien-spotter’ (cacciatori di alieni), citato dal sito del quotidiano inglese, azzarda un’analisi metricodecimale: “Lo scheletro è di 15 centimetri con due occhi a 5 centimetri di distanza fra loro. La capacità cranica è approssimativamente di 1400 cc - scrive - si intravede quella che sembra una piccola bocca appuntita, quindi è probabile che questa creatura sia carnivora”.
Naturalmente in rete si scatena anche l'ironia dei blogger. Qualcuno fa notare che “la corona ha una struttura ampia, evidentemente per sostenere la muscolatura di antenne, anche se non sono visibili da questa angolazione”. “Il setto nasale è allargato e smussato come se fosse stato esposto in un contesto freddo e ventoso - osserva ancora - E’ stato decapitato o sepolto fino al collo?”.L’ultima immagine marziana che aveva destato sospetto e clamore risaliva a Gennaio 2008 ed aveva fatto il giro del mondo: era lo scatto PIA10214: Spirit's West Valley Panorama, che ritraeva una figura umanoide sembrava adagiata comodamente su una roccia.
Quanto alla famosa ‘Faccia su Marte’, immortalata dalla sonda Viking 1 nel 1976, che mostrava le sembianze di un volto umano, fu spiegata con un contrasto di luce poi scomparso quando la stessa zona fu fotografata di nuovo. Ultimamente altri studi e rendering 3d dell'ESA hanno escluso qualsiasi struttura artificiale.

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