Le croci, poste sulla facciata laterale della chiesa, richiamano molto la simbologia templare in quanto hanno la caratteristica di essere “patenti” ossia con bracci uguali che si allargano all’esterno e nello stesso tempo inscrivibili in un cerchio.
La nostra curiosità e il nostro interesse suggeriscono due punti di domanda di difficile risoluzione:Possono queste croci appartenere a tutti gli effetti alla simbologia Templare? adirittura…, Possono esse rappresentare una reale, tangibile testimonianza di una presenza Templare anche a Pietragalla e quindi in Basilicata?
Affascinanti sono anche le recenti rivelazioni, secondo lo storico Mario Moiraghi sulle origini lucane di Ugo dei Pagani noto come Primo Gran Maestro e quindi fondatore dell’Ordine dei Cavalieri Templari sul quale si ipotizza sia nato nella vicina Forenza.
Altro interrogativo alquanto temerario:
La vicinanza di Pietragalla con Forenza può essere un legame da prendere in considerazione?
la presenza di questi simboli in un sito di certo non è condizione sufficiente per dimostrare l’influenza o addirittura il passaggio dei Templari, tuttavia c’è da rimarcare come negli ultimi tempi la Basilicata sia al centro dell’attenzione di storici e studiosi i quali hanno riscontrato in chiese e monumenti dell’altobradano e in particolare a Forenza, Acerenza, Genzano, Banzi, Vaglio di Basilicata, elementi significativi che dimostrerebbero tale presenza.
Non è nemmeno da escludere che la Basilicata sia stata sede strategica e luogo di ristoro morale e spirituale per le truppe partecipanti alla Prima Crociata nel 1095, promossa Papa Urbano II di Cluny che per sei anni soggiornò nella cittadina lucana Banzi, e alla sesta nel 1227 quando l'Arcivescovo della Cattedrale di Acerenza, Padre Andrea collaborò con Federico II per l'organizzazione della spedizione.
Nella piena coscienza di non essere degli arguti luminari non possiamo avere la presunzione tantomeno pretesa alcuna di avanzare o meglio di azzardare ipotesi sbarazzine sull’origine di questi simboli anche perché si rischierebbe di cadere nel grottesco.
Di conseguenza ci limitiamo a divulgare queste foto per suscitare interesse tra la gente anche se lo scopo principale sarebbe quello di sollevare una questione interessante legata alla presenza dei Cavalieri Templari in Basilicata le cui tesi sembrano essere sempre più insistenti se non addirittura probabili.
Auspichiamo pertanto un coinvolgimento sinergico da una parte di istituzioni religiose e civili per il reperimento di una documentazione storica, dall’altra dell’interessamento di esperti e studiosi in materia per fornire riscontri quantomeno attendibili in merito alla questione.
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