Un'estate all'insegna degli Ufo,segnalati 1.300 casi in 4 mesi


Sarà il caldo; sarà che d’estate ne capitano di tutti colori; sarà lo stress accumulato tutto l’anno. Chi lo sa? Fatto sta che dal primo maggio ad oggi sono stati segnalati 1.300 casi di ufo in tutta Italia. A comunicarlo è il Centro italiano studi ufologici, un'associazione culturale senza scopo di lucro che da anni raccoglie e analizza le segnalazioni di oggetti non identificate nel nostro Paese.
Picchi di segnalazioni tra Napoli e Roma - È stata stilata anche una graduatoria dei centri dai quali sono arrivate le segnalazioni: la concentrazione è stata fortissima nelle province di Napoli, al primo posto, seguita da Roma, mentre una gran quantità di casi ha avuto luogo lungo la fascia costiera adriatica che corre tra le province di Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini, Pesaro-Urbino e Ancona.
A riferirlo è Giuseppe Stilo, che sta curando per il Cisu una prima schedatura delle informazioni raccolte. “Da maggio – spiega Stilo - una gran quantità di persone si è mobilitata in modo spontaneo per render note le proprie osservazioni, soprattutto attraverso Internet, con l'uso di ogni mezzo disponibile, quali social network, forum, blog, siti di associazioni ufologiche e spazi di comunicazione di ogni tipo”.
Luci in cielo, movimenti lenti, gamma di colori che vanno dall’arancione al rossastro: sono le indicazioni date dai testimoni. Ma non mancano racconti di luci dagli spostamenti rapidi e dalle traiettorie anomale. Che cosa si nasconde dietro questa ''ondata'' di avvistamenti?
Le lanterne cinesi - ''La maggior parte delle segnalazioni - sostiene Gian Paolo Grassino, presidente del Cisu - è causata da avvistamenti delle cosiddette 'lanterne cinesi', ossia piccole mongolfiere, acquistabili su Internet, che vengono lanciate in occasione di feste o semplicemente per divertimento e che si presentano come dei corpi luminosi che si muovono lentamente in cielo spinti dal vento. Si tratta - continua Grassino - di un evento nuovo per l'Italia ma già ben noto in altri Paesi europei come la Germania e la Gran Bretagna, dove sono già diffuse da almeno un paio d'anni''.
Il Cisu ha mappato anche un calendario: ad esempio, il picco di segnalazioni si è avuto il 12 giugno. Molti i casi privi ancora di una spiegazione sui quali si sta concentrando l'attenzione dei ricercatori.

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