
L'uso magico restò in funzione, e la parola RUNA mantenne il suo significato di "segno misterioso". Questi segni magici venivano incisi per esempio sulle punte delle frecce, per renderle più efficaci; o sugli elmi di bronzo, perché proteggessero il loro padrone. Spesso un popolo che ha appena imparato a scrivere considera che i segni sono belli, decorativi, misteriosi e magici. Le rune ritennero sempre questa forza magica, fino a tempi quasi moderni.
Le donne avevano un talento particolare nell'impiego delle rune, come attesta il nome, assai frequente ancora in Germania e in Inghilterra, di Gudrun, "Buona Runa". L'impressione che le donne fossero specialmente rispettate in questo campo è confermata da Tacito, che dice nella Germania: «Considerano poi che le donne hanno un dono inspiegabile e profetico; non si vergognano di consultarle e prendono sul serio i loro responsi».
Anche l'ambra, considerata magica e medicinale, veniva in varie culture riservata alle donne. Ne sono state trovate grandi quantità in tombe di donne in Etruria, nella Slovenia e in altre regioni dove veniva importata dal Baltico. Una perlina di ambra trovata a Weimar che recava incisa un'iscrizione runica è interessante in questo contesto.
Nel corso dei diciotto secoli durante i quali furono usate le rune - si adoperavano ancora nel secolo scorso in Scandinavia - ne sono stati creati degli esemplari bellissimi, alcuni molto curiosi (come il Codex Runicus, un manoscritto scritto interamente con i segni runici). Oggi sappiamo che questa fioritura culturale ha la sua origine nell'Italia antica, presso gli Etruschi.
Le donne avevano un talento particolare nell'impiego delle rune, come attesta il nome, assai frequente ancora in Germania e in Inghilterra, di Gudrun, "Buona Runa". L'impressione che le donne fossero specialmente rispettate in questo campo è confermata da Tacito, che dice nella Germania: «Considerano poi che le donne hanno un dono inspiegabile e profetico; non si vergognano di consultarle e prendono sul serio i loro responsi».
Anche l'ambra, considerata magica e medicinale, veniva in varie culture riservata alle donne. Ne sono state trovate grandi quantità in tombe di donne in Etruria, nella Slovenia e in altre regioni dove veniva importata dal Baltico. Una perlina di ambra trovata a Weimar che recava incisa un'iscrizione runica è interessante in questo contesto.
Nel corso dei diciotto secoli durante i quali furono usate le rune - si adoperavano ancora nel secolo scorso in Scandinavia - ne sono stati creati degli esemplari bellissimi, alcuni molto curiosi (come il Codex Runicus, un manoscritto scritto interamente con i segni runici). Oggi sappiamo che questa fioritura culturale ha la sua origine nell'Italia antica, presso gli Etruschi.
Tratto da "Le rune: origini di un mistero", di G. Bonfante, ARCHEO, n°29, luglio 1987.
1 commenti:
"Progetto Cicero (http://progettocicero.ning.com) e il comitato organizzativo del Festival Occidente
(http://www.festivaloccidente.it) bandiscono un concorso Fotografico-letterario avente come tema:
"Le radici della Nostra Terra: LA TERRA SU CUI CAMMINIAMO HA VISTO NUMEROSE GENTI, QUELLE DA CUI NOI DISCENDIAMO."
Si può partecipare con fotografie o con testi (saggi, racconti, poesie etc. massimo 2 cartelle).
Il concorso scade il 31 maggio.
Leggi il bando completo a questo indirizzo:
http://progettocicero.ning.com/group/concorsoleradicidellanostraterra/forum/topics/bando-completo-del-concorso-le
Spero che vorrai partecipare all'iniziativa.
Un saluto
Enrico Moretti
(Vicedirettore del Progetto)
PS.
Coerentemente con i nostri obiettivi, per l’accesso al concorso, richiediamo una registrazione, completamente
gratuita, nel sito all’indirizzo http://progettocicero.ning.com/?xgi=db6QQdU , per la quale sono richiesti i
seguenti dati: Nome, Cognome, Età, Residenza ed una foto del viso."
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