IL CONGEGNO DI ANTIKITERA


Antikitera è un'isoletta rocciosa a nord-ovest di Creta. Nel 1900 dei pescatori di spugne, persa la rotta a causa di una tempesta, riuscirono a trovare riparo su questa isoletta quasi disabitata dove ripresero a pescare. Fortuitamente scoprirono il relitto di una enorme nave che all'epoca trasportava statue in bronzo ed in marmo. Dopo la segnalazione alle autorità del ritrovamento, gli archeologi lavorarono sul relitto sino al settembre del 1901. Tra i reperti ripuliti vennero individuati un'intera serie di ruote dentate, parte di un meccanismo, molte delle quali con iscrizioni.Il relitto, a giudicare dalla ceramica facente parte del carico, fu fatto risalire al I secolo a.C.. Alcuni archeologi dissero che il meccanismo ritrovato era troppo complicato per appartenere al relitto. Degli esperti sostenevano che i resti provenissero da un astrolabio, mentre altri erano convinti appartenessero ad un planetario. Le varie polemiche e supposizioni arrivarono ad un punto morto ed il mistero di Antikitera rimase irrisolto.Nel 1951 il professor Derek de Solla Price cominciò a studiare il meccanismo esaminando minuziosamente gli oggetti e riuscendo, dopo circa vent'anni di ricerca, a riassemblare i pezzi ed a scoprire lo scopo del congegno. Risultò essere un computer per calcolare i calendari solare e lunare. Le varie ruote riproducevano il rapporto di 254:19, per ricostruire il moto della Luna in rapporto al Sole, tenendo in considerazione il fatto che la Luna compie 254 rivoluzioni siderali ogni 19 anni solari.Probabilmente, il congegno faceva parte del carico e non serviva d'ausilio per la navigazione. Se questa fosse la vera funzione del meccanismo di Antikitera, ci fornirebbe conferma ad accenni letterari che indicavano esperimenti, di scienziati greci di quell'epoca, su macchine astronomiche. Ad esempio, Cicerone scrisse che il filosofo Posidonio aveva realizzato un globo che mostrava i moti del Sole, delle stelle e dei pianeti come appaiono in cielo. Egli annotò anche che Archimede aveva concepito un modello che imitava i movimenti dei corpi celesti.Una recente analisi, basata su dettagliate scansioni ai raggi-X del meccanismo, fatta da Michael Wright, curatore dell Istituto di Ingegneria meccanica al Museo delle Scienza di Londra, ha portato all'individuazione dell'esatta posizione di ogni ingranaggio. Tutto questo ha portato a pensare che Price avrebbe sbagliato una serie di osservazioni e che avesse manipolato il numero dei denti degli ingranaggi che erano incompleti.Wright ha trovato prove che il meccanismo di Antikythera sarebbe stato in grado di riprodurre accuratamente il moto del sole e della luna, usando un modello epiciclico elaborato da Ipparco, e dei pianeti Mercurio e Venere, usando un modello epiciclico elaborato da Apollonio di Perga. Ha inoltre dichiarato che il meccanismo deve essere stato costruito mediante l'ausilio di antichi attrezzi, anche se la realizzazione di una ruota metallica dentata implica l'utilizzo di lame sofisticate ed un altissima abilità.Se solo si pensa che i primi calendari ad ingranaggi, simili ma meno complessi di quello di Antikitera, furono realizzati a partire dal 1050 d.C., bisogna rivedere il nostro pensiero sull'antica tecnologia greca.

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