A dare la sensazionale notizia dalle pagine dell’American Journal of Physical Anthropology sono gli archeologi Avi Gopher e Ran Barkai dell’Università di Tel Aviv, e l’antropologo Israel Hershkowitz della Sackler School of Medicine. I denti, che potrebbero quindi essere i più antichi fossili di Homo sapiens nel mondo (tra i 400.000 e i 200.000 anni fa), sono stati ritrovati nella cava di Qesem, a una dozzina di chilometri a est di Tel-Aviv.

Nella cava di Qesem sono state anche rinvenute le prove della produzione sistematica di selce lavorata, dell’uso del fuoco, di caccia e di lavorazione degli animali. Ciò rinforza l’ipotesi che questi comportamenti siano comparsi con l’uomo moderno. Anche l’ipotesi di un’origine nel Vicino Oriente o in Europa, anziché in Africa, diviene più forte. Gli scavi intanto proseguono: serviranno infatti altre prove per confermare il valore della scoperta.
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