Nel 1976 un artista locale si occupò della costruzione della singolare area di atterraggio destinata a forme di vita extraterrestre. Al sindaco dell'epoca l'idea piacque molto al punto che stabilì che i visitatori alieni avrebbero avuto particolari agevolazioni, non pagando le tasse aeroportuali.
Come dire: “Venite a trovarci, non ve ne pentirete!”. L'invito riguardava anche la partecipazione alle attività ludiche di Arès, tra cui le bocce e le gare di pattinaggio sul fango. In realtà, l'ufoporto nacque con lo scopo di attirare il turismo, riuscendovi: ogni anno sono 20 mila le persone che si recano a visitare la cittadina e la speciale pista dell'aeroporto.
“Allo Ares, ici UFO”: è questo il nome della manifestazione che, tra una proiezione di pellicole di fantascienza e iniziative affini, prevede l'arrivo di un ufo creato da un artista del luogo. Vicino alla pista d'atteraaggio intanto è stata posta una targa: “Riservato ai viaggiatori dell'Universo”.
Imprenditori o sognatori? Gli abitanti di Arès attendono il giorno in cui dal cielo arriverà qualcuno a trovarli. Il sindaco Jean-Guy Perriere sostiene: “C’è un mondo sconosciuto in questo universo i cui limiti sono al di là della nostra comprensione”.
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