Le giornate si 'accorciano'? Colpa delle macchie solari

Pare che le macchie solari – le regioni scure sulla superficie del Sole – siano in parte responsabili delle oscillazioni della Terra, nel momento in cui ruota sul proprio asse. Per questo motivo le giornate potrebbero non avere tutte la stessa durata.

In realtà, ci sono già delle spiegazioni al riguardo. I cambiamenti dei venti e le correnti oceaniche fanno sì che la Terra rallenti o acceleri un po’. Inoltre, i cambiamenti della distribuzione della materia nel nostro pianeta – a causa del cambiamento climatico – ne possono condizionare la velocità di rotazione.

La quale, secondo quanto osservato da ricercatori, varia al variare delle stagioni, con una discreta incidenza anche da parte dei venti. E il team guidato da Jean-Louis Le Mouël, presso l'Istituto di Geofisica di Parigi, ha scoperto che questo effetto cresce e si restringe in un ciclo che dura 11 anni.

Le stagioni hanno un effetto maggiore sulla velocità di rotazione quando le macchie solari sono scarse, e un effetto minore quando sono abbondanti (dalle stime di Geophysical Research Letters). Pertanto, gli esperti sospettano che il legame tra l'abbondanza di queste macchie e la velocità di rotazione sia dovuto ai cambiamenti mediati dalle stesse macchie solari nella luminosità ultravioletta del Sole.

Steven Marcus del NASA's Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California, sostiene che i ricercatori devono definire meglio dove e quando si verificano i cambiamenti dei venti e determinare se si congiungono con queste fluttuazioni UV.

È importante sapere quando e come il tasso di rotazione cambia per seguire il percorso delle navicelle spaziali. Un errore di un millisecondo nel periodo di rotazione può inclinare il calcolo dei percorsi spaziali di migliaia di chilometri rispetto alla distanza di Marte. “Una differenza importante - afferma Marcus - quando si tenta di atterrare sull'orbita del pianeta”.


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