Tartaruga gigante scomparsa per colpa dell'essere umano

Con "megafauna" si intende un insieme di animali di grandi dimensioni, dal peso superiore ai 40 chilogrammi. Si tratta quindi di elefanti, giraffe, ippopotami, rinoceronti, ed animali dal peso ingente.


Il termine è più spesso riferito ad animali vissuti in passato: migliaia di anni fa infatti, la megafauna pare essere stata molto più diffusa e diversificata di quanto lo sia attualmente.

I sospetti sulla scomparsa di parte della megafauna si sono spesso concentrati sull'arrivo dell'essere umano in determinate località. Sappiamo, ad esempio, che l'uomo ha dato la caccia ai mammut, utilizzandoli come risorsa alimentare e per creare strumenti e vestiario dalle sue ossa e dalla sua pelliccia.

Una ricerca australiana, guidata da Matthew Spriggs della University of New South Wales, sembra portare altri indizi sul'attività di estinzione della megafauna avviata dall'uomo migliaia di anni fa, grazie al ritrovamento di alcune ossa di tartaruga del genere Meiolania.

La Meiolania è una tartariga vissuta in Oceania, che fece la sua comparsa circa 30 milioni di anni fa, e che sopravvisse fino a circa 2000-3000 anni fa. E' considerata la seconda tartaruga terrestre più grande mai esistita (dopo la Testudo atlas). Per la Meiolania era impossibile ritrarre la testa all'interno del guscio per via di alcune corna sul cranio, e disponeva di una coda munita di aculei.

Questa tartaruga, lunga fino a 2 metri e mezzo, sembra che sia stata una preda dell'essere umano, dopo il suo arrivo in Oceania. Da cosa lo si deduce? Dal fatto che siano state ritrovate solo ossa delle zampe ma non del cranio, e nessuna traccia del guscio.

Le ossa sono state datate a 200 anni dopo il presunto arrivo dei Lapita, circa 3000 anni fa.

Le ossa non appartengono ad una sola tartaruga, ma a diversi esemplari. Ed il collegamento con l'essere umano sembrerebbe essere confermato da un altro ritrovamento in Nuova Zelanda, che metterebbe in relazione l'intervento umano con la scomparsa dei moa, uccelli giganti che popolavano l'isola.

"E' davvero un buon esempio: ci sono queste bestie che sono rimste in circolazione per decine di milioni di anni, sopravvissute sotto forma di 'relitto' su quest'isola. Queste persone sono arrivate, e le tartarughe sono scomparse nel giro di duecento anni" spiega Chris Turney, della University of Exter. "Quando sono comparse queste persone, hanno posto la popolazione di tartarughe sotto un'enorme pressione. Potrebbero non aver dato loro il colpo di grazia, ma hanno aggiunto un altro livello di stress".

tratto da: http://www.ditadifulmine.com/

Lasciate pure un commento!