Wise si prepara a partire


Quaranta centimetri appena di diametro, ma una sensibilità straordinaria. Si chiama "Wise", che sta per "saggio" e per "Wide field survey explorer". Il telescopio "grandangolo" ad infrarosso della NASA è pronto a partire. Effettuato il rollout alla base dell'Aeronautica militare di Vanderberg in California, il lancio avverrà tramite un razzo Delta II alle 6:09 del mattino del 9 dicembre, ora locale.
Wise verrà posizionato in un'orbita circolare sincrona col Sole a circa 500 km di altezza e sarà operativo per sei mesi, dopo i primi trenta giorni di test. Il suo compito consisterà nel "fotografare" nelle lunghezze d'onda dell'infrarosso l'intera volta celeste a caccia di oggetti invisibili con l'osservazione di tipo ottico. Nell'arco della sua vita operativa, Wise dovrebbe riuscire a mappare la volta celeste per intero due volte, catturando ogni 11 secondi immagini tre volte più grandi della Luna piena. L'invio dei documenti a Terra è previsto quattro volte al giorno.
Naturalmente non si tratta del primo telescopio di questo tipo, ma rispetto ad altre analoghe missioni, dicono alla NASA, Wise potrà funzionare da "carta di navigazione". Nel senso che i suoi rilevamenti potranno servire ad individuare gli "obbiettivi" a questi altri potentissimi strumenti. Stiamo parlando di Hubble e Spitzer (per restare a progetti NASA). Ma soprattutto del telescopio spaziale ad infrarosso Herschel: missione ESA realizzata con un determinante contributo italiano. Senza contare il contributo a venire degli osservatori Sofia e James Webb, che seguiranno Wise sulla medesima strada.
Il "cuore" di Wise è il telescopio di 16 pollici (40 centimetri di diametro) corredato di quattro telecamere ad infrarosso. Per poter funzionare, deve essere mantenuto ad una temperatura bassissima che non interferisca con i rilevamenti. A questo provvede il sistema criostatico, che per sette mesi lo terrà al di sotto degli otto gradi Kelvin. Solo così riuscirà a vedere nubi di polvere, nane brune ed asteroidi, contribuendo a creare il più vasto catalogo di oggetti scuri del cosmo. "Gli occhi di Wise - spiega Edward Wright, Principal Investigator della missione alla UCLA - rappresentano un netto miglioramento rispetto ai rilevamenti ad infrarosso che abbiamo fatto finora. Ora riusciremo a trovare nello Spazio milioni di oggetti mai visti prima".

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