Punta Raisi è la capitale degli Ufo tre avvistamenti ufficiali in due anni


- Palermo capitale degli Ufo. Proprio così: la zona dell´aeroporto di Punta Raisi è quella che, negli ultimi due anni, in Italia ha registrato il maggior numero di avvistamenti ufficiali di Ovni, che è l´acronimo italiano di Ufo e sta per "oggetti volanti non identificati". Con la certificazione dell´Aeronautica militare.
Gli avvistamenti annotati nei registri ufficiali del servizio sicurezza dell´aeronautica militare, l´ultimo dei quali - relativo al 2007 - è stato pubblicato qualche giorno fa, sono stati ben tre, tutti concentrati tra il 2006 e il 2007. Il primo avvistamento, segnalato da un pilota civile, risale a domenica 3 settembre 2006. A circa 1,3 km a Sud-Sud Est dell´aeroporto di Punta Raisi alle 18,47 ha avvistato un oggetto luminoso a una quota relativamente bassa, tra i 200 e i 500 metri.

Il secondo oggetto è stato avvistato lo stesso giorno, ma intorno alle 21,15, da alcuni privati cittadini, che nella zona tra Montagna Longa e monte Saraceno, alle spalle dell´aeroporto, hanno visto un oggetto luminoso muoversi in direzione di Carini. Insieme all´avvistamento registrato il 3 maggio a Procida - un oggetto ellittico di colore giallo avvistato alle otto del mattino in condizioni di cielo sereno - i due avvistamenti di Punta Raisi sono tutti quelli che l´aeronautica militare ha almanaccato due anni fa. Dal 2001, anno in cui l´aeronautica ha reso pubblici i registri degli avvistamenti, nessun altro luogo d´Italia ha registrato fenomeni con tanta frequenza.

Impressionante l´avvistamento di domenica 19 agosto 2007, anch´esso puntualmente annotato nei registri dell´aeronautica: sempre nella zona dell´aeroporto di Punta Raisi, intorno alle 21 due luci bianche sono state viste sfrecciare a una quota di 10 mila metri alla velocità del suono (Mach 1), da Ovest verso Est, con un movimento misto rettilineo e a zigzag. E anche lo scorso anno Palermo ha conquistato un posto di rilievo nella statistica degli avvistamenti ufficiali: gli unici altri due che l´aeronautica ha inserito nei suoi registri sono avvenuti a Bologna e a Nettuno, nei pressi di Roma.

In Italia, dal 1979, l´aeronautica militare si occupa di monitorare e tenere sotto controllo quanto di inspiegabile avviene nei nostri cieli. Attraverso controlli incrociati sul traffico aereo, civile e militare, e sui movimenti delle sonde meteorologiche, l´ufficio speciale preposto alla sicurezza dei cieli effettua la verifica delle segnalazioni ricevute. Quelle che finiscono nei registri, diventati di dominio pubblico dal 2001, sono dunque le segnalazioni ritenute attendibili anche da chi di fronte alla parola "Ufo" è lungi dallo scomporsi o dal pensare ai dischi volanti, come i tecnici dell´aeronautica, ma la riconduce al suo significato primario di «oggetto volante non identificato».

Oggetti che possono essere di tutte le specie. «In molti casi, i fenomeni luminosi che sono oggetto di avvistamento sono legati all´effetto ottico dei post-bruciatori dei nostri jet - spiega il generale Roberto Di Giorgio, capo del reparto generale di sicurezza dell´aeronautica - oppure possono essere oggetti di altro genere come sonde meteorologiche. Mi sento di ricondurre ai post bruciatori il fenomeno luminoso avvistato nell´agosto del 2007». Massima cautela, ma anche per l´aeronautica esistono avvistamenti che restano senza spiegazione: tutti i dati relativi alle segnalazioni di Ovni vengono vagliati alla luce dei tracciati radar e del traffico aereo. «In mancanza di riscontri adeguati - aggiunge il generale Di Giorgio - alcuni avvistamenti restano senza spiegazione».

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