La gara dei minatori robot

Finalmente, alla terza edizione, la Regolith Excavation Challenge ha incoronato i vincitori e lo scorso 8 ottobre la NASA ha distribuito un totale di 750 mila dollari di premio. Quest’anno sono stati ben 19 i team iscritti alla competizione e tutti quanti i robot partecipanti hanno raggiunto gli obiettivi minimi fissati dal regolamento.


Per aggiudicarsi il premio, il robot minatore – controllato in remoto e del peso massimo di un’ottantina di chilogrammi – avrebbe dovuto scavare almeno 150 kg di materiale e depositarlo in un apposito contenitore nel tempo massimo di mezz’ora. Il materiale era stato appositamente preparato in modo che assomigliasse il più possibile alla regolite lunare.

Dopo due giorni di intenso lavoro, il vincitore assoluto è risultato Moonraker, realizzato dalla Paul’s Robotics di Worcester (Massachusetts), che ha scavato e trasportato ben 500 kg di materiale e si è dunque aggiudicato il mezzo milione di dollari del primo premio. Al posto d’onore, con 270 kg, il robot costruito da Terra Engineering di Gardena (California) che si è portato a casa 150 mila dollari. Californiano anche il robot giunto al terzo posto (263 kg scavati), realizzato dal Team Braundo di Rancho Palos Verde. Una speciale menzione è stata infine riservata al Team E-REX di Little Rock (Arkansas), il cui robot ha trasferito la più elevata quantità di materiale (quasi 75 kg) in un unico trasporto.

Alla logica soddisfazione dei team vincitori si è aggiunta quella dei responsabili della NASA, favorevolmente impressionati dalla qualità delle soluzioni proposte. Raccogliere e trasportare la regolite lunare, infatti, non è proprio un compito facile e agevole, soprattutto perchè le particelle di polvere tendono ad appiccicarsi tra loro. Ogni robot, dunque, non solo doveva essere sufficientemente potente da raccogliere il materiale dal suolo, ma doveva essere anche in grado di muoversi agevolmente in mezzo a quella polvere per trasportare il suo carico nel contenitore.

Dopo i precedenti insuccessi, insomma, sembra proprio che il genio inventivo abbia trovato la strada giusta e pian piano stia finalmente prendendo forma il robot minatore da impiegare nelle basi lunari del futuro.


tratto da: http://www.coelum.com/

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