
Anteprima Nasa ed Esa
L'anteprima mondiale, coordinata tra Nasa ed Esa (l'agenzia spaziale europea) per la presentazione delle prime immagini del telescopio orbitante Hubble, nella sua ultima e potenziata versione. Una grande attesa, iniziata quattro mesi fa con la riparazione dello strumento, che si è conclusa ancora una volta con l'entusiasmo della comunità scientifica. Da oggi la ricerca dispone di uno sguardo nuovo e straordinariamente dettagliato sulle zone più remote dell'universo. Operativo da quasi 20 anni a 600km di altezza dal suolo, il telescopio spaziale HST è stato potenziato nella sua versione attuale con la missione Atlantis del maggio scorso.
Un telescopio nuovo

Tra l'11 e il 18 maggio 2009, nel corso di ben cinque lunghe passeggiate spaziali (Video Nasa), erano stati cambiati i sei giroscopi, le batterie, il sistema di protezione termica e il sistema informatico. Aggiunti due nuovi apparecchi di ripresa, uno spettrografo per raggi cosmici e un obbiettivo grandangolare. Una vera e propria rivoluzione a bordo che puntava a migliorare da 10 a 70 volte le capacità del telescopio di sondare le regioni più remote dell'universo mettendolo in condizione di rilevare oggetti risalenti a 500 milioni di anni dopo il Big Bang, contro l'attuale miliardo di anni.

Fino al 2014
Dopo aver completato tutte le complesse verifiche dei sistemi e delle apparecchiature di comunicazione e trasferimento dei dati a terra, il telescopio Hubble si era messo al lavoro sui corpi celesti. Il primo scatto legato alla "cronaca spaziale" risale al 19 luglio quando ha testimoniato l'impatto di un corpo celeste – frammenti di cometa o asteroide – contro la superficie di Giove. Da allora il sistema è stato messo a punto e calibrato per avviare l'ultima grande stagione di osservazione che dovrebbe durare fino al 2014, per poi essere sostituito da un nuovo telescopio orbitante.
Lasciate pure un commento!