Stando a recenti simulazioni orbitali, molti degli oggetti appartenenti oggi alla fascia degli asteroidi si sarebbero formati nelle regioni più periferiche del Sistema solare.
Non dobbiamo lasciarci ingannare dall'attuale tranquillità del Sistema solare: il nostro sistema planetario non fu sempre così pacifico. Lo studio dei corpi celesti che lo compongono ha da tempo indicato agli astronomi che vi fu un momento in cui il caos dinamico la fece da padrone e quelle orbite ordinate e tranquille che oggi conosciamo furono soggette a drammatici sconvolgimenti.Secondo i più recenti modelli evolutivi, l'ultimo terribile scossone alla tranquillità dinamica venne dato circa 3,9 miliardi di anni fa, allorchè i pianeti giganti del Sistema solare - Giove, Saturno, Urano e Nettuno - riaggiustarono le loro orbite conducendole all'attuale configurazione. Una sorta di ultimo spasmo le cui conseguenze coinvolsero tutti quanti i corpi del Sistema solare scombussolando su larga scala soprattutto le orbite degli oggetti meno massicci e dirottandone un gran numero su pericolose rotte di collisione. Gli astronomi descrivono quell'epoca come un periodo di intenso bombardamento (LHB - Late Heavy Bombardment) nel quale tutti i corpi planetari vennero profondamente sconvolti da catastrofici impatti (le cicatrici della Luna sono una chiara testimonianza accessibile a tutti quanti).Tra gli oggetti coinvolti in quel riaggiustamento orbitale vi furono anche i rimasugli ghiacciati della costruzione planetaria che orbitavano nelle regioni più esterne del Sistema solare. Recenti simulazioni eseguite dal team di Hal Levison (Southwest Research Institute) e pubblicate su Nature a metà luglio, infatti, hanno mostrato come quelle condizioni dinamiche che hanno devastato i pianeti non solo hanno condotto molti di quegli oggetti ghiacciati a schiantarsi sulle superfici planetarie, ma hanno fatto sì che un gran numero venisse inglobato in quella regione che oggi chiamiamo Fascia degli asteroidi.Questo scenario potrebbe spiegare come mai la Fascia degli asteroidi contenga una così sorprendente diversità di oggetti celesti, una varietà che non si riesce appieno a giustificare neppure invocando una marcata differenziazione dei materiali nel disco planetario primordiale. Non solo. La presenza di oggetti "cometari" - cioè composti sostanzialmente da ghiaccio - nella Fascia asteroidale potrebbe spiegare anche come mai le micrometeoriti che piovono sulla Terra siano incredibilmente simili ai campioni recuperati dalla missione spaziale Stardust.Insomma, le simulazioni di Levison e collaboratori scombussolano non poco l'immagine corrente della Fascia asteroidale.
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