Scimmia di Loys

Un caso criptozoologico abbastanza recente e famoso è quello della cosiddetta scimmia di Loys, un esploratore svizzero che con la sua spedizione uccise e fotografò un misterioso primate ai confini tra la Colombia e il Venezuela nel 1920.

L'esame della fotografia, peraltro molto nitida, indusse alcuni zoologi ad identificare l'animale con un grosso atele (una scimmietta comune in quelle zone) al quale era stata tagliata o nascosta la coda. In realtà però, il torace della scimmia raffigurata nell'immagine è strutturato in modo tale da fare pensare ad un bipede, la scimmia di Loys dunque, a meno di non trovarci di fronte ad una burla, sembrerebbe proprio essere un primate sconosciuto. Recenti scoperte fossili, testimoniano che in America latina, al contrario di quanto si pensava sino a pochissimo tempo fa, esisteva realmente una grossa scimmia simile al gorilla che conduceva vita arboricola. Non è quindi del tutto impossibile che si possano essere sviluppate altre forme di primati che sono potute sopravvivere fino ad oggi.

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